Data / Ora martedì 15/06/2021 ore 21:00 Luogo Chiesa Evangelica Luterana Via Sicilia 70 Roma | Variazioni, non varianti!
Programma Visualizza il programma di sala Ingresso libero previa prenotazione obbligatoria Il programma proposto è un excursus sulla forma della variazione in musica, e ciò a partire da un capolavoro di Frescobaldi “La Bergamasca” (“Chi questa Bergamasca sonarà, non poco imparerà”, come preconizza l’autore), geniale eccezione profana a chiusura dei “Fiori musicali”, pubblicati a Roma nel 1635 dall’organista di San Pietro. Seguono le 12 Variazioni di Ivan Vandor, pubblicate nel 2006, e dedicate all’interprete: un omaggio al compositore di origini ungheresi, noto anche come fine etnomusicologo esperto di musica tibetana, che è mancato a Roma nel 2020, figura centrale quanto discreta della vita musicale romana dal dopoguerra in poi. Tra le “diferencias” di anonimo spagnolo su una celebre melodia popolare, e le finali, sbalorditive “Variations on America” di un Charles Ives diciassettenne, ma già inventore dell’avanguardia, appare un trittico franckiano celeberrimo – il nostalgico, ispiratissimo “Prélude, Fugue, et Variation”, dedicato al contemporaneo organista e compositore Camille Saint-Saëns, nonché l’anch’essa celeberrima (e celebrata nel “Barry Lyndon” di Kubrick) “Sarabande with Variations” in re minore di Haendel, adattata all’organo dall’originale per clavicembalo dalla stessa Livia Mazzanti. Musicista dall’ampio orizzonte interpretativo, che spazia dal Rinascimento ai giorni nostri, Livia Mazzanti è anche improvvisatrice, arte trasmessale da Giacinto Scelsi a Roma, quindi da Jean Guillou, col quale si è a lungo perfezionata a Parigi. I suoi concerti l’hanno condotta in Europa, Nord e Sud America e Medio Oriente. Le sue incisioni di opere di Schoenberg, Busoni, Hindemith, Scelsi, Guillou e la riscoperta in prima mondiale delle integrali organistiche di Rota e Castelnuovo-Tedesco, sono considerate di riferimento. In Francia è la sola interprete straniera a figurare nelle collezioni organistiche della RCA Victor/BMG France, incisioni che le sono valse gli elogi di riviste quali Diapason, Répertoire, Organist’s Review. |