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Absolute Rachmaninov

Data / Ora
martedì 12/04/2022 ore 20:30
Luogo
Aula Magna Sapienza
Piazzale Aldo Moro, 5 Roma

Absolute Rachmaninov
Integrale dell’opera pianistica di Sergej Rachmaninov in occasione del 150° anniversario della nascita (1° concerto)

Alexander Romanovsky pianoforte

 

 

 

Programma
Rachmaninov
Morceaux de fantaisie, Op. 3
Etudes-Tableaux op. 33
Sonata n. 2 op. 36

Il ciclo, in cinque concerti, si concluderà nella stagione 2023-2024

 

“Quando parliamo di Rachmaninov – ci racconta Romanovsky – ci troviamo di fronte ad un compositore prolifico ma che per lassi di tempo molto lunghi non ha composto e quindi nonostante una vita lunga 70 anni la sua produzione come quantità non è vastissima, ma è stato estremamente fortunato a trovare subito una vena molto generosa e già le sue prime opere, il Concerto op. 1 e i piccoli pezzi da salotto op. 3, il Preludio in do diesis minore ad esempio, erano delle composizioni talmente prorompenti per quanto riguarda sia il linguaggio armonico sia per un incredibile senso di equilibrio nella forma, cosi riuscite che lo stesso Rachmaninov, essendo un pianista molto richiesto, ha continuato a suonarle nel corso di tutta la sua vita, dimostrando di aver subito trovato un equilibrio che poi ha cercato di ricreare anche nelle opere più tardive. Cosa trovo di interessante nell’eseguire l’opera omnia? Ovviamente ci sono delle opere molto conosciute e rinomate, ma mi ha sempre intrigato l’aspetto più umano di un compositore che semplicemente approcciando le opere più famose non sempre si riesce a scorgere. È difficile pensare come un compositore potesse anche solo immaginare quelle melodie, quelle soluzioni armoniche e ritmiche talmente innovative e riuscite e, ascoltando alcune opere, anche meno famose, noi riusciamo a riconoscere alcune delle formule che il compositore ha sperimentato, in un certo senso cominciamo a scorgere il suo linguaggio e cominciamo a capire che quella formula incredibilmente riuscita o una melodia molto suggestiva, che possiamo trovare ad esempio in un Secondo Concerto, nella Seconda Sonata o in alcuni preludi, in realtà ha subito un rodaggio in altre opere, non che fosse meno riuscita, capiamo che non tutto nasce subito dal nulla o dal genio puro di un compositore, ma subisce un processo, che un compositore utilizza una serie di mezzi che piano piano portano all’eccellenza. Questo è un aspetto molto affascinante che ci fa capire che anche i più grandi compositori comunque erano degli esseri umani che per arrivare a quell’eccellenza, a quella perfezione unica hanno dovuto lavorare, sperimentando diverse vie. E quando cominciamo ad ascoltare, non solo quei dieci preludi famosi, quei due o tre Etudes-Tableaux, o i concerti, ma ci addentriamo nel mondo del compositore attraverso le sue opere meno conosciute (ma non per questo di meno valore, perché se il compositore le ha inserite in catalogo vuol dire che le riteneva degne) vale assolutamente la pena, in particolare nel caso di Rachmaninov, sia per scoprire i suoi lati più umani ma anche per capire meglio il suo linguaggio e per ascoltare le opere più conosciute in un modo nuovo, avendo compiuto questo viaggio”.

Biglietti: € 18-13
Under 30 € 7